Il Viaggio di Mila: 2022 Km In Bici, fra Diabete e Salute Mentale

In Genere, è un Fenomeno Transitorio

Uno di essi prevede che sia definito alla nascita il rischio genetico per diabete T1D: i pazienti a rischio vengono sottoposti ad un attento follow-up in modo da evidenziare tempestivamente alterazioni della glicemia associate a incremento degli autoanticorpi anti-insula. I sintomi correlati alla retinopatia diabetica spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate, e questo spesso limita l’efficacia del trattamento; è pertanto fondamentale che la persona diabetica si sottoponga a periodici esami di screening anche in assenza di sintomi visivi, tramite retinografia o esame del fondo oculare ogni 12-24 mesi; lo specialista può riscontrare alterazioni che richiedono controlli più frequenti oppure indagini più approfondite, come l’OCT (Optical Coherence Tomography) e la fluorangiografia. Fra questi, la Sardegna condivide con la Finlandia il primato europeo (53-63/100.000 anno), ed è pertanto la regione in Italia nella quale si registrano il maggior numero di nuovi casi. In Sardegna non esiste solamente la forte frequenza, ma soprattutto il rapido incremento negli ultimi 40 anni: i valori di incidenza registrati nei primi anni ’70 erano simili a quelli riscontrati nelle altre regioni italiane ( 7 - 8/100.000) segno indiscutibile che questa repentina crescita è conseguenza dell’influsso oltre che di fattori genetici rimasti però immodificati da almeno 25-30 generazioni, anche di altre nuove condizioni capaci di interferire nella patogenesi della malattia, ma che purtroppo restano per il momento non identificate.

“Non si possono affrontare tali situazioni lontano dalle strutture ospedaliere - conclude Melis - anche in caso di basso rischio ostetrico, quando la donna è seguita dalle sole ostetriche, deve es- sere sempre possibile un trasferimento veloce in ospedale. Quando il diabete è pre-gravidico, la paziente deve essere monitorata costantemente: la patologia influenza infatti negativamente tutti i fattori della gravidanza, provocando a volte aborti precoci o tardivi, malformazioni nel bambino, la morte endouterina del feto (per il nascituro di mamma con diabete pre-gravidico la possibilità di morire dentro l’utero è di 4/5 volte superiore rispetto alla norma), complicazioni alla madre e al bimbo, macrosomia fetale (il peso del bambino su- pera i 4 chili). Può anche succedere che, senza bere di più, il numero di volte in cui si urina durante il giorno sia maggiore. Nei paesi con più bassa incidenza di T1D risulta generalmente più elevata la percentuale di DKA alla diagnosi rispetto ai paesi con maggior incidenza, quasi a significare che ove la malattia è più frequente vi sia una maggiore sensibilità verso di essa sia da parte della popolazione che della classe medica, il che in teoria si tradurrebbe nella maggiore capacità di arrivare più precocemente alla diagnosi e quindi prima dell’instaurarsi delle tipiche e gravi alterazioni che caratterizzano la DKA.

Più semplice però appare la procedura che prevede di incrementare il livello di attenzione verso quelli che sono i primi segni clinici della malattia diabetica (poliuria - polidipsia - nicturia - dimagrimento) attraverso un’intensa campagna di sensibilizzazione indirizzata alla classe medica e alla popolazione. L’esordio del T1D è frequentemente acuto ed è caratterizzato oltre che dall’iperglicemia (aumento del valore di glucosio nel sangue) con conseguente poliuria (frequente bisogno di urinare) e polidipsia (sensazione di sete intensa che porta al bisogno di una sproporzionata quantità di liquidi), anche da importanti alterazioni dell’ equilibrio idroelettrolitico e acido-base: la perdita attraverso le urine di grandi quantità di sali può provocare una riduzione graduale del pH ematico sino a amaryl https://farmaciperdiabete.com livelli che possono diventare incompatibili con la vita. Il Diabete insulino-dipendente (Type 1 Diabetes -T1D) è il risultato della cronica distruzione su base autoimmune delle beta-cellule pancreatiche con marcato e progressivo esaurimento della capacità a produrre insulina sino alla comparsa delle manifestazioni cliniche micronase https://farmaciperdiabete.com della malattia.

Prevenire la DKA è possibile e significa ridurre le sue gravi possibili complicanze, fra le quali assume un rilievo di particolare importanza l’edema cerebrale, la cui presenza deve essere sospettata in caso di comparsa di forte cefalea, accentuazione del vomito e dell’obnubilamento del sensorio, brusca alterazione di alcuni parametri vitali. In soggetti sovrappeso con una moderata intolleranza al glucosio, la comparsa del diabete può essere ritardata o comunque controllata anche con una lieve riduzione del peso corporeo e trenta minuti di camminata al giorno. Non si sono evidenziate significative differenze sul controllo del peso. I livelli del glucosio nel sangue saranno misurati a partire da due o quattro ore dopo la nascita: se sono bassi, il neonato potrebbe essere alimentato mediante sondino o flebo. Le persone con un alto livello di zucchero nel sangue hanno normalmente anche una emoglobina glicosilata alta. L’instaurarsi dell’edema cerebrale (EC) era considerato nel passato anche recente, l’effetto di una terapia reidratante mal condotta, ma negli ultimi anni vi sono state in letteratura numerose e convincenti segnalazioni che l’EC può essere rilevato ancor prima dell’inizio della terapia reidratante, la quale evidentemente almeno in questi casi non deve essere quindi considerata la causa determinante.

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